“Dovevo uccidere Berlusconi”, le rivelazioni clamorose di Facchinetti in un libro.
Il bandito Pierluigi Facchinetti, leader della banda della Val Cavallina, rapinatore di livello internazionale che operava soprattutto in Svizzera e Francia nel 1987 avrebbe dovuto sequestrare ed uccidere Silvio Berlusconi, ma l’ordine che partì dalla Francia non è mai stato eseguito. Negli anni ’80 era in Europa il ricercato numero uno. Racconta tutto il fratello di Pierluigi Facchinetti, Emiliano, artista discretamente famoso per i suoi restauri in importanti musei italiani ed europei.
Una misteriosa organizzazione della Costa Azzurra, racconta Emiliano, avrebbe dato a suo fratello l’incarico nel 1987 di sequestrare ed uccidere l’imprenditore Silvio Berlusconi. Ma lui non volle eseguire l’ordine e secondo Emiliano sarebbe stata la sua condanna a morte. Emiliano riferisce, che sembra una storia da film, da romanzo ma: «È stato ammazzato per non aver portato a termine il suo incarico, quello dato dall’organizzazione criminale di cui lui faceva parte». Lui ha scritto anche un libro intitolato: “Mio fratello più grande” dove si racconta la storia che avete letto in questo articolo.
Leggenda? Mitomania? Drammatica realtà? Io personalmente credo che il cavalier Silvio Berlusconi negli anni ’70 e ’80 ebbe realmente paura per se e per la sua famiglia di subire un sequestro con successiva richiesta di denaro e pertanto quello che hanno sempre raccontato sul presidente Berlusconi diventa, almeno ai miei occhi anche giustificabile. Forse anch’io, o meglio sicuramente anch’io avrei fatto lo stesso e ve lo dico sinceramente senza ipocrisia. Sempre che tutto questo raccontato nel libro ,e quello a cui ho alluso sia realmente accaduto. L’incredibile vita di Silvio Berlusconi è stata realmente una leggenda….e tutto quello che si racconta introno alla sua vita sembra quasi irreale, immerso nella nebbia, quella che a Milano non esiste più…
Luca Vincitore
8 Dicembre del 2024
Ho trovato un video di Vannacci dove critica la sinistra in UE per aver approvato la risoluzione che permette di fornire altre armi all’Ucraina il 28 novembre. Gli eurodeputati di sinistra volevano che ogni nazione in UE doni lo 0,25% del PIL (per l’Italia sarebbero oltre 5 miliardi) per fornire nuove armi. E giustamente Vannacci dice: ma non siete sempre lì a protestare per la sanità che non funziona? Logica della sinistra… Potrebbe essere uno spunto per un video professore.😂