Che figuraccia Maurizio Landini. La Bruchi: “Li ha fatti o no i contratti a cinque euro? Non si può sentire”.

Nella trasmissione ReStart andata in onda su RAI3 e condotta da Annalisa Bruchi c’è ospite Maurizio Landini Segretario Generale della CGIL. La conduttrice gli fa subito una domanda: “Salario minimo. Voi siete sempre stati favorevoli come sindacato CGIL ma poi avete firmato contratti da cinque euro. E’ una accusa che fa il governo ma è nei fatti, è reale non è un’opinione – sottolinea la Bruchi -. perché avete firmato il contratto nazionale della categoria dei vigilantes a 5 euro lordi all’ora?. Li avete firmati o non li avete firmati questi contratti da cinque euro?”.

Landini in visibile imbarazzo risponde alla conduttrice farfugliando che: Sì sì – è costretto ad ammettere con un certo malcelato imbarazzo Landini -, diciamoci le cose come stanno: quelli erano contratti nazionali che erano dieci anni che non venivano rinnovati, e la ragione per cui quegli stipendi sono rimasti così in basso era perché quei contratti non si volevano rinnovare da tempo e in Italia poi ci possono essere aziende che lavorano per il pubblico impiego che possono tranquillamente…”.

Ribatte La Bruchi: “Sì, va bene Landini ma contratti a cinque euro non si può sentire”.

Landini e i sindacati non solo hanno fatto un contratto da cinque euro, ma ben ventidue contratti nazionali l’anno scorso sono stati rinnovati, e tutti al di sotto dei nove euro lordi l’ora. Oggi uno stipendio minimo dovrebbe essere non meno di 1.800 euro lordi al mese. Sotto questa cifra è sfruttamento del lavoro, è lavoro povero. Non si dovrebbe permettere a nessuno in Italia di fare contratti per meno di quella cifra. Dato che in Italia i sindacati sono arrivati al punto, che per non perdere iscritti e aziende accettano di tutto…Credo che converrebbe chiudere i sindacati se il risultato sono contratti nazionali a cinque euro lordi l’ora, stipendi che possiamo definire da Paese in via di sviluppo o meglio da Terzo Mondo. Che ne dite?

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