Luca Ricolfi stronca definitivamente Elly Schelin, pur sempre con parole nei limiti dell’educazione: “Imbarazzante, solo slogan, moralismo, zero visione”.
Luca Ricolfi è un sociologo, politologo e intellettuale italiano, nonché scrittore. La sua ultima opera letteraria si intitola: “Il follemente corretto” e prima “La società signorile di massa”.
Spesso ospite di programmi televisivi incentrati sulla politica, fa le sue valutazioni non solo sulla società e i suoi aspetti, ma dà anche opinioni sui politici, come in questo caso sulla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Il sociologo, intervistato dal quotidiano “Il Tempo”, afferma che il PD raccoglie quello che ha seminato fino ad oggi. Ha sposato completamente il politicamente corretto o meglio il follemente corretto, e ha aderito a tutte, ma proprio tutte le campagne per il fantomatico linguaggio inclusivo. Oggi si trova come leader, Elena detta Elly Schlein, che non regge minimamente nessun paragone con ad esempio Berlinguer. Ricolfi definisce la Schelin un politico imbarazzante, che parla solo per slogan, attaccando moralisticamente e strumentalmente gli avversari -o meglio i nemici come lei spesso li ha definiti-, non avendo nessuna visione e nessuna capacità di analisi della società italiana di oggi e di ieri.
Per quanto riguarda il politicamente corretto, oggi assistiamo ad un’evoluzione degenerativa di quello che era, questa tendenza alla sua nascita. Inizialmente era un qualcosa di buon senso che potremmo sintetizzare in una piccola frase come questa: “prima di parlare stai attento a non offendere nessuno”. Ci mancherebbe altro! Chi non è d’accordo con questa affermazione, pensare prima di parlare e offendere involontariamente qualcuno.
Ma col passare del tempo il politicamente corretto è diventato, l’assurdamente e follemente corretto, trasformandosi in una feroce censura alle opinioni. Oggi non si può dire quasi nulla su niente e nessuno, perché c’è sempre qualcuno che potrebbe ritenersi offeso. Anche la comicità ha avuto un enorme ridimensionamento perché si è sempre basata sulla presa in giro degli altri.