Danilo Toninelli: Vi racconto quello che succedeva alle riunioni di Giuseppe Conte.
Vi ricordate di Danilo Toninelli? Il mitico ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che si definiva il miglior ministro che la repubblica italiana abbia mai avuto? Ecco, proprio lui, a volte ritornano…
Oggi Danilo Toninelli non è più in politica, non ha nessun ruolo nei palazzi del potere ma continua a far parlare di se realizzando video che trasmette sulle piattaforme social. Oggi rappresentante di commercio, forse nelle assicurazioni, probabilmente sogna un ritorno in politica dove come ben sappiamo tutti si lavora poco o pochissimo e si guadagna molto bene. Magari un ritorno nelle fila di un nuovo partito creato da Giuseppe Piero detto Beppe Grillo: anche se lui nega di voler tornare in politica a chi glielo chiede.
Dopo il video di Grillo dal carro funebre dove paventa l’idea di tornare con una nuova creatura politica, almeno in tanti hanno avuto questa interpretazione, Toninelli si è subito adoperato per realizzare un video a sostegno del fondatore del Movimento Cinque Stelle dove dice questo: “Però rendetevi conto degli formalismi rompic***i di un giuridichese e azzecca-garbugliese del cavolo? Porca pupazzola!”, parte in quinta contro quello che fu l’Avvocato del popolo, di cui ricorda con buona dose di astio rancoroso i bei tempi (quando poteva comprarsi il tonno in vetro) dei CDM, ovvero dei Consigli dei ministri. “Devo raccontarvi un qualcosa che non avevo mai detto? Tante cose non ve le ho potute raccontare e ve le racconto solo piano piano a piccole dosi, ma chi sa leggere dentro le righe conosce già da molto tempo. Io non ho mai avuto un briciolo di stima per Giuseppe Conte. Ho sempre saputo che non era un grillino, che non aveva le nostre idee, non aveva niente a che fare con il Movimento 5 Stelle, ma io mi ricordo tutte, ma proprio tutte le riunioni a cui ho partecipato indette da Conte che avevano due caratteristiche precise – dice –. La prima: non si capiva mai il punto in cui voleva arrivare. La seconda: non decideva mai nulla di concreto, nulla. Non prendeva mai una decisione definitiva, parole, parole al vento, giri di parole infiniti, snervanti”. E ancora: “Poi il piattume infinito. Dopo tre quattro minuti netti che forzosamente lo ascoltavo, mi veniva da dormire e molte volte mi sono addormentato, come – penso – tanti italiani che ovviamente purtroppo non votano più per il Movimento Cinque Stelle”.
Decisamente dei toni o dei “Tony” forti!! Questo slancio mi fa pensare che cerchi di mettersi in mostra a gli occhi dell’Elevato. Mi sbaglio?