“Come Governo tutto abbiamo fatto una manovra di Bilancio ispirata al pragmatismo, che concentra i denari a nostra disposizione per sostenere le aziende che intendono assumere, per rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie italiane, abbiamo finito una volta per tutte, di gettare i denari dalla finestra.” Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio per “Noi Moderati”.

È vero che il governo Meloni non ha alzato le tasse nell’ultima manovra di bilancio?

Nonostante la Sinistra italiana intesa come area politica dica di sì la verità è che le tasse non aumenteranno e neanche il debito sovrano italiano nel 2025.

L’esecutivo ha voluto invertire la tendenza italiana classica nel aumentare il debito ogni anno. Il paese ha raggiunto la folle cifra di quasi tre mila miliardi di euro di debito, per la precisione 2.948 più 92 miliardi di interessi. La Finanziaria che verrà approvata entro dicembre non porta un aggravio di tasse per gli italiani e neanche un aumento del debito, facendo affidamento solo alle risorse in cassa e ai tagli ai ministeri e agli organi centrali dell’amministrazione dello stato italiano. Inoltre l’esecutivo è riuscito a far quadrare i conti anche grazie al record di recupero dell’evasione fiscale che ha permesso di poter aumentare le pensioni oltre la perequazione, e inoltre ha reso strutturale il taglio del cuneo fiscale sui redditi e ha portato all’aumento dei fondi sulla Sanità che risultano superiori al 2024 anche scorporando l’aumento dell’inflazione. Un risultato che ha portato apprezzamento sui mercati internazionali con un’aumento della fiducia generale riguardo ai titoli di stato emessi dal’Italia, e una riduzione record dello spread che poi ha comportato automaticamente una riduzione degli interessi sul debito del Paese. Ma non finisce qui, ci sono stati altri benefici conseguenza di una manovra Finanziaria fatta con estremo giudizio, che sono i giudizi positivi espressi delle agenzie di rating internazionale e con l’aggiunta delle valutazioni positive della Commissione Europea.

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