Gli stipendi degli italiani sempre più poveri. Crollo del potere d’acquisto. Ecco i dati.

È da tempo che auspico, spero nell’introduzione del Salario Minimo, ma niente da fare, ne destra ne sinistra su questo argomento ci vogliono sentire. Ed ecco che vi presento i dati che dimostrano la “caduta” degli stipendi, del poter d’acquisto, parlando solo degli ultimi tre anni. dal 2022 al 2024.

INFLAZIONE

  1. 13,4% nel 2022
  2. 2,3% nel 2023
  3. 1,3% nel 2024

Totale: 17% in tre anni

Ipotizziamo uno stipendio di un operaio metalmeccanico di 30.000 euro annui.

  1. Busta paga lorda 30.000 euro nel 2023. Reddito netto 23.112 euro.
  2. Busta paga lorda 32.691 euro nel 2024. Reddito netto 25.468 euro. Beneficio reale +2.356 euro.
  3. Busta paga lorda 32.692 euro nel 2025. Reddito netto 25.362 euro. Beneficio reale +2.250 euro. -106 euro per effetto della variazione degli scaglioni.

Il beneficio di +2.356 euro per l’anno 2024 è composta da 1.359 euro per il rinnovo del contratto. Da 737 euro per il taglio dei contributi di 4 punti. Da 260 euro per l’accorpamento delle aliquote al 23% anziché al 25% dai 15 mila ai 28 mila euro lordi.

Da notare che il rinnovo sindacale del contratto metalmeccanico ha portato ad un aumento del 4,53% a fronte di un’inflazione del 17%.

Se mi avete seguito fin qui andiamo avanti col ragionamento per capire a quanto ammonta la perdita per il lavoratore metalmeccanico con retribuzione di 30 mila euro nel 2022 attualizzato al 2025.

PERDITA RELE DI VALORE DELLO STIPENDIO 2024

  1. Reddito netto 2024: 25.468 euro
  2. Peso dell’inflazione: 17%
  3. Reddito netto de-inflazionato: 21.768 euro
  4. Perdita potere d’acquisto: -3.700 euro
  5. Beneficio aumento retribuzione: +2.356 euro
  6. Perdita secca: -1.344 euro

PREVISIONE PERDITA REALE DELLO STIPENDIO NEL 2025

  1. Reddito netto 2025: 25.362 euro
  2. Peso dell’inflazione: 17%
  3. Reddito de-inflazionato: 21.677 euro
  4. Perdita potere d’acquisto: -3.685 euro
  5. Beneficio aumento retribuzione: +2.250 euro
  6. Perdita secca: -1.435 euro

Sindacati e riforme governative riallineano il potere d’acquisto? Non è vero. Gli italiani lavoratori dipendenti sono sempre più poveri. Non è un’opinione ma una triste realtà e nessuno sembra interessarsene.

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