Il governo italiano ha dato la cittadinanza italiana al presidente argentino Javier Milei perché aveva i nonni calabresi.

I nonni di Javier Milei sono emigrati dall’Italia ai primi del novecento con destinazione Argentina, e in base al principio dello J”us snguinis” legge dello stato italiano che regola e norma il diritto di cittadinanza per discendenza, gli è stata conferita la cittadinanza.

Milei ha sempre raccontato in pubblico della sua discendenza italiana e dei suoi nonni, e non ha mai nascosto la sua forte simpatia per l’Italia e per la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni.

Vi ricordo che in Argentina circa il 50% della popolazione ha discendenza italiana, ed è il primo Paese al mondo per residenti di origine italiana. L’italiano inoltre è parlato da circa 2,6 milioni di persone.

Il governo ha annunciato che durante la visita del presidente argentino gli verrà consegnata la sua cittadinanza italiana, che gli darà il diritto a possedere anche il passaporto italiano ed europeo.

Per Meloni questa è anche una mossa diplomatica volta a rafforzare i già ottimi rapporti commerciali tra i due paesi, visto che gli Stati Uniti si apprestano ad introdurre nuovi dazi verso l’Europa e anche verso diversi paesi del continente americano tra cui l’Argentina.

La cittadinanza italiana verrà data anche alla sorella minore di Milei, Karina che ricopre il ruolo politico in Argentina di Segretaria Generale della Presidenza Argentina. Di fatto è la principale consigliera del fratello Javier.

Il nonno di Javier Milei si chiamava Francesco Milei detto “Ciccio” che nel 1926 partì dalla Calabria da un paesino vicino Cosenza con la madre e tre fratelli piccoli. Arrivato in Argentina il nonno di Milei aprì un banco di frutta e verdura ed ebbe due figli, Norberto Horacio Milei padre dell’attuale presidente argentino e Josè Luis.

Adesso Milei riceverà la cittadinanza italiana e il passaporto dopo delle ricerche durate mesi per accertare definitivamente la veridicità della discendenza.

Sono nate delle polemiche in Argentina, perché alcuni non ritengono consono ad un presidente la doppia cittadinanza, perché potrebbe portare a diversi conflitti d’interesse, ma oggi non esiste nessuna legge argentina che lo vieti.

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