Populismo sinistro? Populismo progressista? Populismo rosso? Populismo di sinistra?
Correttamente si dice populismo di sinistra. Ma che cos’è? Prima di tutto precisiamo che il populismo non è di destra come i progressisti raccontano , ma è trasversale, cioè esiste sia quello di destra che quello di sinistra. In questo caso con populismo di sinistra si intende un’ideologia politica che combina populismo con atteggiamento e prassi politica che mira a rappresentare il popolo e le grandi masse esaltandone valori, desideri, frustrazioni e sentimenti collettivi o popolari con un posizionamento a sinistra politicamente parlando.
Quindi un populismo che rappresenta la messe esaltandone i valori. Oggi con il termine populismo si intende in maniera un poco dispregiativa un atteggiamento politico che mira ad ingraziarsi il popolo con promesse farlocche o irrealizzabili. l’irrealizzabilità spesso è dovuta dal fatto che la promessa populista viene fatta non conoscendo l’argomento trattato, dall’ignoranza in poche parole, che porta a promettere anche in buona fede cose irrealizzabili di fatto.
Landini rappresenta un populismo di sinistra che si basa su promesse e teorie “superficialotte” come ad esempio promettere di risanare la Sanità pubblica cancellando l’evasione fiscale, che è una di quelle cose decisamente utopiche, una di quelle frasi tipiche del populista. Non è impossibile eliminare l’evasione fiscale, ma in pratica risulta altamente improbabile riuscirci, rasentando l’impossibilità.
Il personaggio Landini somma diversi fattori. È un populista, è di sinistra, e fino a qui non ci sarebbe nulla da obbiettare. Ma se sommiamo queste due caratteristiche all’irresponsabilità nell’aizzare le famose “masse” che il populista gestisce (nel suo caso come capo sindacale) contro le istituzioni elette democraticamente parlando di rivolta sociale, di reato di sciopero, la mescola diventa esplosiva.
La sua spregiudicatezza nell’aizzare il popolo vs le istituzioni è preoccupante. Il suo obbiettivo sembra realmente non quello di aiutare i lavoratori ad ottenere condizioni migliori di salario e di sicurezza, ma indurli a rivoltarsi contro il nemico “Giorgia” per fare cadere il suo governo e far tornare un esecutivo di sinistra, magari guidato da lui.