Il sogno di Berlusconi quasi realizzato da Meloni: +847 mila posti di lavoro in più in 2 anni

Il sogno di Berlusconi quasi realizzato da Meloni: +847 mila posti di lavoro in più in 2 anni.

Silvio Berlusconi con la sua discesa in campo del 1994 aveva fatto delle promesse contenute nel famoso “contratto con gli italiani” dove prometteva la realizzazione di un milione di posti di lavoro in più. Non c’è mai riuscito, ma quel sogno oggi è a portata di mano della premier Meloni. I dati arrivati oggi dalla CGIA di Mestre dimostrano che il sogno berlusconiano è realizzabile, infatti i posti di lavoro creati nei primi ventiquattro mesi del governo Meloni sono ben 847 mila, molto vicino al milione che aveva promesso Silvio Berlusconi.

Crescono anche i contratti a tempo indeterminato, diminuiscono drasticamente i contratti precari. La disoccupazione scende all’5,8%, mai così bassa dal 2007. Aumenta anche l’occupazione femminile e quella degli over 50.

L’ufficio studi della CGIA di Mestre rende noti gli ultimi dati sull’occupazione in Italia. L’occupazione in Italia cresce di 847 mila unità che è pari ad un incremento del 3,6%. Di questi nuovi posti di lavoro che si sono creati, 672 mila sono lavoratori dipendenti e 175 mila autonomi. I contratti a termine che spesso vengono definiti di precariato sono diminuiti di 266 mila unità. Oggi questa tipologia di contratti scende del 2% al 14,4 %. Il totale in Italia di soggetti che non hanno lavoro sono diminuiti a 1.473.000 scendendo di ben 496 mila unità. Le persone inattive, cioè quelle che non cercano lavoro sono scese a 12.538.000 individui con una riduzione di 198 mila. Le donne occupate oggi in Italia sono 10.253.000 e le disoccupate sono 693 mila, circa il 50% del totale. I posti di lavoro in Italia per il 49,6% sono ricoperti da donne e il 50,4% da uomini.. Il 55,1% del totale sei disoccupati che hanno trovato lavoro sono donna. Anche per gli over 50 buone notizie: 710 mila posti di lavoro in più su 847 mila totali sono persone con più di 50 anni. Va sottolineata anche la forte contrazione della disoccupazione giovanile (15-24 anni), che si è attestato al 17,7%, con una contrazione di 5 punti rispetto al passato.