Jovanotti e il consiglio di Silvio Berlusconi.

Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, racconta un aneddoto su un consiglio ricevuto dal cavalier Silvio Berlusconi, durante una trasmissione televisiva -Belve- della conduttrice Francesca Fagnani.

In questa intervista si tratteggia un ritratto originale del cantante rapper nato artisticamente a Milano a Radio Deejay.

La Fagnani chiede svariate cose all’illustre ospite, ma in alcuni casi lui non risponde, come sulla presunta relazione con Valeria Marini, commentando che alcune cose un signore non le racconta, devono rimanere assolutamente private.

Poi si parla di un divertente aneddoto che riguarda Berlusconi. Silvio all’inizio della sua carriera aveva proposto a Lorenzo Cherubini di condurre la Tv dei ragazzi al posto del leggendario Paolo Bonolis. Poi racconta che sono andati a vedere insieme una partita del Milan a San Siro con l’elicottero, partendo dal giardino della villa di Arcore. Poi Jovanotti aggiunge al racconto che il Cavaliere ha sfoderato tutto il suo repertorio. Poi gli disse che dovevano fare pipì insieme perché sennò il Milan avrebbe perso. Così racconta Lorenzo, allo stadio abbiamo fatto pipì insieme, uno vicino all’altro. La Fagnani chiede al cantante se è stato secondo lui un bel momento, un qualcosa da ricordare? E sarcastico Jovanotti risponde che è stato bellissimo e memorabile. Poi arrivò il consiglio che lui ricorda molto bene. Gli disse di leggere, di leggere libri, di leggere tutto,. Quel consiglio racconta di averlo seguito e di aver cominciato a leggere e che oggi non ha ancora smesso di farlo.

Io, Luca Vincitore -per intenderci quello che ha scritto quest’articolo- ha un ricordo di Berlusconi. L’ho visto un paio di volte, la prima era in mezzo a tante persone davanti al Corso di Arona a Natale di tanti anni fa. Poi la seconda volta l’ho visto e salutato appena atterrato con l’elicottero nella sua villa vicino ad Arona sul Lago Maggiore. Io passavo di lì, sulla Statale del Sempione, avevo capito che quello era il suo elicottero che stava per atterrare, un elicottero bianco come quello del Papa, allora parcheggiai la macchina e mi appostai davanti la recinzione dell’enorme villa e in mezzo a una decina di poliziotti che sorvegliavano la casa, e mi sbracciai per salutarlo gridano “ciao Silvio”, appena scese dall’elicottero; e anche lui, con mio stupore, ricambiò il saluto sbracciandosi a una distanza come di centro metri. Certo non ho potuto fare pipì col presidente Berlusconi come Jovanotti, però anch’io ho il mio piccolo ricordo di un grande uomo che ha segnato in maniera indelebile la storia d’Italia.

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