Le dichiarazioni di Giorgia Meloni ad Atreju sono vere? Vediamo…
- La prima dichiarazione della premier riguarda il PIL: “In questi anni cresciamo più della media europea”.
Il PIL italiano nel 2023 è cresciuto del +0,7% ed è risultato più alto di quello registrato mediamente in Europa, lo 0,4%. Nel 2024 invece il PIL italiano dovrebbe essere circa +0,8% uguale alla media europea. Quindi le dichiarazioni della premier risultano sostanzialmente vere.
2. La seconda affermazione riguarda la classifica dell’Economist. La Meloni racconta che: “l’Economist ha eletto la nostra economia la quinta tra i paesi dell’OCSE”.
La dichiarazione risulta sostanzialmente vera.
3. Meloni afferma che per la prima volta l’Italia è diventata la quarta nazione esportatrice al mondo.
Le esportazioni italiane hanno raggiunto i 316 miliardi di euro da gennaio a giugno del 2024. L’Italia si posiziona al quarto posto dietro Cina, Stati Uniti e Germania e davanti al superato Giappone che ha registrato un importo di 312 miliardi di euro.
Pertanto le dichiarazioni della presidente Meloni sono vere.
4. La Meloni inoltre dichiara che lo spread nel primo giorno di governo era a 233 punti base, ed oggi si trova a 112.
I numeri che racconta la Meloni sono assolutamente corretti. Il differenziali tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi i Bund è a 112 meno della metà di quello lasciato da Mario Draghi ex presidente del Consiglio italiano.
5. Meloni parla anche delle valutazioni delle agenzie di reating internazionale sull’Italia. Un giudizio rivalutato in positivo. È una cosa che negli ultimi quarant’anni è successa solo tre volte.
Il giudizio di Fitch è stato positivo rivedendolo al rialzo da “stabile” a “positivo”. Anche Moody’s ha alzato il giudizio da “negativo” a “stabile”. Quindi è vero che le agenzie hanno aumentato il giudizio positivo sul Paese ma non è vero che era capitato solo tre volte, ma cinque. Ma quest’ultimo risulta un particolare davvero insignificante.
6. Per quanto riguarda le risorse destinata alla Sanità, Meloni ha aggiunto che dal prossimo hanno, il 2025 le risorse saranno di 136,5 miliardi di euro, lo stanziamento più alto di sempre. Quando noi ci siamo insediati continua la Premier, il fondo per la Sanità era di 126 miliardi di euro.
Quello che afferma la premier Meloni è sostanzialmente corretto. Scorporando l’aumento dell’inflazione il governo ha aumentato realmente le risorse sulla Sanità di circa 185 milioni di euro, di fatto smentendo la capa del PD che racconta da tempo che la Premier ha tagliato risorse su questo settore chiave.
7. La premier parla anche del PNRR, dichiarando che l’Italia è la prima nazione.
L’Italia fino ad oggi ha raggiunto complessivamente 271 traguardi e obbiettivi che la collocano numericamente al primo posto tra tutti i paesi della Unione Europea. Ovviamente l’Italia ha concordato il numero di obbiettivi più alto di tutti i paesi, ben 618, e questo la colloca al quarto posto calcolando la percentuale di obbiettivi realizzati sul totale. anche in questo caso la Meloni ha detto la verità.
8. sulla crescita dell’occupazione Meloni dichiara che in due anni di governo si sono creati 850 mila posti di lavoro in più, e che il lavoro precario sta calando, e prendendo in considerazione solo i contratti a tempo indeterminato, i posti di lavoro in più salgono a quasi un milione.
Le dichiarazioni di Meloni sono corrette, oggi in Italia ci sono 24 milioni di occupati con una crescita di 847 mila in più. Il Lavoro precario è sceso dai 3 milioni ai 2,7 milioni, mentre quelli con un contratto a tempo indeterminato sono aumentati di 937 mila unità.
9. La Meloni si sofferma anche sull’aumento record del lavoro femminile.
Secondo i dati ISTAT il tasso di occupazione femminile era pari al 53,6%. Quindi anche questa dichiarazione di Giorgia Meloni è vera.
10. La crescita del Mezzogiorno seconda la premier è più alta della media nazionale, come anche l’occupazione.
L’ISTAT certifica che le affermazioni di Giorgia Meloni sono corrette, il PIL e l’occupazione al Sud Italia sono cresciuti più della media nazionale.
11. La presidente del Consiglio afferma che le pensioni minime con il suo governo sono aumentate di 91 euro in due anni mentre con il governo di sinistra durato 8 anni sono aumentate di 23 euro.
SÌ la Meloni ha ragione ii dati sono corretti. Bisogna anche dire che le pensioni con il governo Meloni sono aumentate un po’ di più rispetto agli aumenti automatici che ci sono ogni anno, legati all’inflazione chiamati perequazione.