Le agghiaccianti intercettazioni degli arrestati che pianificavano un attentato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni davanti a Montecitorio, dall’hotel che si trova di fronte. «Ogni tanto la premier Meloni si muove a piedi da quelle parti nei pressi di Montecitorio, li nella piazza di fronte il palazzo, bisognerebbe trovarsi lì da quelle parti, sul posto con una pistola e un minimo di mira. Per i traditori come Meloni è sufficiente un colpo in testa». 

Il Colonna palace Hotel che gli arrestati chiamava Excelsior doveva essere l’hotel dal quale il cecchino avrebbe dovuto sparare da una finestra di una stanza in un piano alto a Meloni: “Trovami un cecchino con un’arma e attueremo il tuo piano”.

Gli estremisti suprematisti facevano parte del gruppo neonazista denominato “Werwolf Division” e volevano portare a termine l’omicidio di Giorgia Meloni con un fucile di precisione, avendo già fatto diversi appostamenti davanti Montecitorio, Palazzo Chigi e all’hotel Colonna Palace per capire quanta sicurezza ci fossa davanti a questi obbiettivi potenziali: «per quelli che tradiscono il fascismo non bisogna avere pietà basta un solo colpo in testa, ma prima di tutto bisogna trovarsi nei paraggi e poi avere un minimo di mira per centrare il bersaglio. C’è un albergo a Piazza di Montecitorio dove ci si può appostare da una delle camere in alto».

Intervistato Roberto Fiore che è il fondatore del movimento extraparlamentare Forza Nuova ha detto che gli indagati sono a lui sconosciuti, e ha raccontato di avere la certezza che questa inchiesta sia basata su intercettazioni assolutamente non influenti, che fanno parte di un contesto forse scherzoso o goliardico, e che a lui risulta impossibile che abbiano pensato di uccidere Giorgia Meloni e fare un golpe in Italia.

Certo sembra un gruppo raffazzonato di emarginati sociali, non un vero gruppo pronto a commettere dei crimini.

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