Meloni innervosita con Salvini che difende gli evasori e Tajani che difende le aziende dei Berlusconi.
Lo sappiamo, la presidente del Consiglio Meloni non può fare a meno né di Tajani, né di Salvini, perché senza di loro la maggioranza numericamente non ci sarebbe più. Allora deve farseli piacere per forza, però è dura. Abbiamo visto negli ultimi tempi in maniera molto chiara e netta che il compito di Tajani a capo di Forza Italia, è principalmente quello di difendere le aziende dei Berlusconi. Il governo non può toccare la RAI perché potrebbe interferire con i fatturati di Mediaset. Non può tassare gli extraprofitti delle banche e delle assicurazioni perché la famiglia Berlusconi possiede assicurazioni e banche. Dall’altra parte, l’altro vicepremier Matteo Salvini invece è ossessionato nel difendere chi evade il fisco, gli evasori fiscali. Allora ogni due per tre chiede un condono, una sanatoria, una pace fiscale con l’obbiettivo di alleggerire i problemi con il Fisco e di conseguenza con le agenzie di riscossioni di chi si è “dimenticato” di pagare le tasse. L’ultima del capo della Lega è quella che contesta l’invio di settecento lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate a contribuenti che hanno situazioni “anomale”. Queste situazioni “anomale” nella maggior parte dei casi rappresentano una situazione dove il titolare di partita IVA o il piccolo o medio imprenditore dichiara di guadagnare meno dei suoi dipendenti. Ma questa è una vecchia storia e speriamo che finalmente possa essere risolta. Evidentemente stiamo parlando anche in questo caso di evidente evasione fiscale. Ma Salvini si oppone dicendo che quelle lettere sono inquisitorie e poi, inviate proprio sotto Natale. Ma non si capisce cosa c’entri il Natale. Non vogliamo rovinare le feste agli evasori fiscali? Allora caro Salvini le possiamo mandare il 7 di gennaio dopo l’Epifania che tutte le feste porta via?
E La Meloni accusata dalla sinistra di andare a braccetto con gli evasori fiscali ha dimostrato in questi due anni che non è così come la raccontano i progressisti: ci sono dati record sul recupero dell’evasione, anche se la sinistra è al lavoro da tempo per tentare di smentirli. Non le rimane che sopportare le falsità della sinistra e i due vicepremier.