Roberto Salis alla figlia Ilaria: “La soluzione non può essere l’occupazione”.
Ilaria salis che non è una ragazzina, ha 40 anni, parla ancora e difende il diritto ad occupare le case altrui in un filmato condiviso sui social: “Voglio esprimere solidarietà a tutte le persone imputate del comitato Giambellino di Milano, e vi invito a supportare le motivazioni dei movimenti di lotta per la casa, che risultano oggi i soli ad attuare una vera politica e battaglia per il diritto all’abitare in Italia”.
Roberto Salis ha condiviso il video della figlia però ha commentato: “Devo assolutamente dire che la soluzione al problema abitativo non può essere l’occupazione delle case altrui, gli enti e i loro dirigenti che permettono questa mala gestione dovrebbero essere commissariati e i dirigenti interdetti da incarichi pubblici”.
Ovviamente se una persona, una famiglia non ha una casa la soluzione non è occupare abusivamente quella di qualcun’altro. E non credo che gli enti siano negligenti o non vogliano restaurare le case che hanno in gestione, per non darle a chi le aspetta. La verità e che i soldi non ci sono per restaurare centinaia di case fatiscenti. Pertanto caro Roberto Salis enti da commissariare? Dirigenti da interdire? Non è colpa né dei dirigenti perché non hanno voglia di lavorare o perché sono cattivi, né degli enti.
Il bisogno di avere una casa non giustifica un reato. La questione delle periferie in senso metaforico ma anche in senso reale, è un problema importante che va avanti da moltissimo tempo. Ma difendere chi occupa le case da un rappresentante europeo delle istituzione è un qualcosa che non si può ascoltare e che non si dovrebbe ascoltare. Chi ha una responsabilità politica non dovrebbe esprimersi in questi termini.
Un’ultima riflessione: perché a sinistra si difende o si fiancheggia molto spesso l’illegalità. A destra questo non si vede quasi mai. Perché? Da cosa dipende? A voi l’ardua sentenza.
Luca Vincitore