La delusione di Romano Prodi verso il capo del Partito Democratico è evidente a tutti. Inizialmente l’ex capo di Governo era fiducioso verso di lei, ma con il passare del tempo…
E così nella trasmissione televisiva sul Nove “Che tempo che fa” di Fabio Fazio esterna tutta la sua frustrazione nei confronti non solo della Schlein ma di tutta l’aera politica progressista italiana.
Queste le sue parole durante la presentazione del suo ultimo libro scritto a quattro mani con Giannini dal titolo “Il dovere della speranza”: “L’esecutivo Meloni ovviamente sta perdendo i consensi iniziali però ci manca ancora un’opposizione articolata e forte, e finché non si paleserà un’alternativa il governo di destra non governa, ma esiste, c’è. Per un’alternativa che sia davvero credibile in Italia serve un programma ben articolato – richiede quindi il Professore di economia – che non sia solo negare quello che altri fanno, cioè il governo di Centrodestra, ma preparare le possibili soluzioni e novità di cui abbiamo bisogno come Paese. La riforma sanitaria è stata fatta nel 1978, quando io ero un promettente giovane ministro della repubblica italiana. Ora la dobbiamo rinnovare quella riforma, aggiornare. Bisogna proporre delle modifiche, degli aggiornamenti, non solo dire ‘vogliamo denaro in più’ senza peraltro indicare dove prenderlo, ma è necessario rinnovare anche la struttura che regge il funzionamento della Sanità”.
Poi parlando anche di Geopolitica l’ex premier ha affermato che: “Questa è un’unione Europa che oggi, nel 2024 non esiste. Sono stra convintissimo che se avessimo avuto delle Forze armate europee e una politica estera comunitaria il conflitto bellico in Ucraina non sarebbe iniziato, perché Vladimir Putin avrebbe avuto paura della reazione dei 27, che lui non pensava sarebbe venuta fuori dalla Nato. Vi rendete conto che nel Mediterraneo centrale c’era più convivenza sotto l’Impero Ottomano che al giorno d’oggi? Oggi il Mediterraneo è diviso, turchi e russi comandano vicino a noi, vicino alla Libia, sotto casa nostra, sotto il nostro balcone di democrazia. E succede perché l’Europa non c’è, non esiste ne come politica ne come difesa e, pian piano, tra l’altro, comunque, i Paesi europei, la Francia, ieri è stato il Ciad, prima il Burkina Faso, van fuori dal continente africano, perché neanche il ricordo del colonialismo europeo viene più tollerato – aggiunge -. È impressionante che la nuova generazione è più anti coloniale delle generazioni che ci hanno preceduto e gli ex imperi dell’Europa non se ne accorgono. La Brexit è stata il risultato della nostalgia dell’impero britannico, questo atavico e complesso problema del continente africano è la nostalgia della Francia che impedisce che si faccia l’esercito europeo… Neanche il diritto di veto presso il Consiglio di sicurezza riesce a sbloccare la situazione. Quando è cominciata il conflitto in Ucraina, la Germania, che spendeva pochissimo in difesa, ha messo un bilancio militare, un importo monetario di spesa che risulta più del doppio di quello messo a disposizione dalla Francia, per cui voi pensate veramente che si possa avere delle forze armate europee quando uno paga e l’altro solamente comanda? Sono cose così semplici ed elementari che – aggiunge Prodi – è finito il senso del realismo delle cose”.
Che dire? Romano Prodi fa parte di quei politici che utilizzano il ragionamento, l’intelletto e mostra una distanza siderale dai politici di oggi, per intenderci le nuove generazioni, mettendo in evidenza sempre con parole moderate l’inadeguatezza della classe politica italiana sopratutto di sinistra..