«Siri ascoltava le conversazioni senza permesso». Apple patteggia: 95 milioni di dollari per chiudere la causa di violazione privacy.
Io qualche dubbio l’ho sempre avuto su questa Siri sul mio telefono, perché parecchie volte è intervenuta mentre stavo parlando con altre persone. Ma non è come pensate voi, che pronunciando alcune parole lei si attiva da sola e involontariamente. Nel mio caso interveniva proprio nei discorsi dano una sua opinione. Incredibile ma vi posso assicurare che mi è davvero successo più di una volta.
Alcuni utenti degli Stati Uniti d’America avevano notato qualcosa di molto strano e sono passati alle vie legali. Secondo diverse persone, Siri ascoltava e registrava le conversazioni per poi condividerle con inserzionisti pubblicitari.
Quando veniva attivato inavvertitamente Siri con la fatidica frase “Ehi Siri”, il cellulare cominciava a registrare tutto quello che ascoltava e inviava le conversazioni per poi essere elaborate estraendo i gusti, i desideri, per poter inviare successivamente pubblicità personalizzate quando usavi internet. Questo che ho raccontato viene chiamato “profilazione degli utenti” e serve per inviare pubblicità personalizzate. È un qualcosa che già esiste da tempo ma in questo caso è stato utilizzato in maniera fraudolenta senza avere il permesso della persona ascoltata e registrata. L’aggravante per Apple è che ha condiviso le informazioni registrate, questi dati sensibili e privati compartiti a parti terze a fini pubblicitari.
Chi ha fatto la denuncia ha dichiarato di aver visto apparire sul telefonino annunci di prodotti che aveva menzionato mentre Siri non avrebbe dovuto ascoltare.
Apple accetta il patteggiamento e paga 95 milioni di dollari, anche se ha negato di aver commesso illeciti, dichiarando che i dati raccolti da Siri non sono mai stati utilizzati per scopi commerciali, ma sono stati utilizzati solo per migliorare Siri. Il patteggiamento, dichiara Apple, è stato fatto solo per evitare ulteriori controversie future.
Apple adesso deve cancellare tutti le registrazioni raccolte dal 2019 ad oggi che riguardano decine di milioni di utenti registrati a loro insaputa. Gli utenti potranno richiedere un risarcimento di 20 dollari per ogni dispositivo Apple con Siri integrata che è stato utilizzato tra il 2014 e il 2024.