Successo di Meloni. Stellantis: “Tutti gli stabilimenti in Italia rimarranno attivi”.
Mentre la sinistra sbraita frasi incomprensibili e racconta accuse basate su grosse menzogne il governo, zitto zitto, ha siglato un accordo col Gruppo Automobilistico Stellantis con un tavolo al MIT, acronimo di Ministero delle Imprese e del Made In Italy, col responsabile europeo delle operazioni della Ex Fiat, AutoJean Philippe Imparato.
L’accordo tra Governo e azienda prevede che tutti gli stabilimenti di Stellantis in Italia rimangano aperti e attivi e già dal 2026 con i modelli nuovi in arrivo, portando ad un aumento della capacità produttiva, senza una fusione con Renalut.
All’incontro ha partecipato il ministro Adolfo Urso, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la ministra del Lavoro Marina Calderone e i sindacati metalmeccanici con i rappresentanti delle regioni dove ci sono i siti produttivi del Gruppo. Presenti anche Daniela Poggio, vicepresidente communication and public affairs e Giuseppe Manca responsabile delle risorse umane.
Il Governo Meloni ha compiuto uno sforzo significativo stanziando un miliardo di euro nel 2025 per aiutare il gruppo automobilistico nella transizione in corso. Inoltre il ministro Urso dichiara che nella Finanziaria verranno aggiunte risorse al fondo per l’automotive, e che nel triennio 2025/2027 verrano stanziati in congiunto con i fondi del PNRR altri 100 milioni di euro, e che in totale si arriverà a 1,6 miliardi.
A Pomigliano sarà installata la nuova piattaforma (Stla-Small) dove si produrranno i nuovi modelli compatti. A Mirafiori ci sarà la produzione della 500 ibrida e la nuova 500 BeV elettrica. Torino sarà la sede della Regione Europa di Stellantis e il quartier generale dei veicoli commerciali. A Cassino ci saranno in produzione tre nuovi modelli, probabilmente Alfa Romeo. Nello stabilimento di Melfi ci saranno in produzione sette modelli nuovi tra cui la Jeep Compass. Nello stabilimento produttivo di Termoli probabilmente realizzeranno la Gigafactory.